GAD© Gestalt Applicata alla Disabilità
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GAD è un copyright (2015) di Francesca Scolaro e Francesco Spataro. Tutti i diritti riservati. E' vietata la riproduzione totale o parziale senza autorizzazione.
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L'intervento in chiave Gestaltica
La G.A.D.© emerge dallo sfondo teorico della Psicoterapia della Gestalt. La vita, la crescita, la maturità delle persone sono fenomeni che implicano l’intersoggettività. L’intersoggettività è indispensabile per la definizione che si ha di sé. Siamo amati, odiati, stimati, ignorati? Tutto ciò ci tocca profondamente, partecipa in maniera significativa alla qualità della vita e ci permette di collocarci nel sociale (Rotolo, 2005). L'autismo, nelle sue diverse forme, e le altre patologie dello sviluppo mortificano le capacità relazionali che sono i presupposti essenziali della personalità emergente; il soggetto sperimenta gravi difficoltà ad entrare in relazione, ad imparare i processi affettivi della relazione e ad identificare con chiarezza i propri bisogni. Finora, la letteratura concernente il trattamento dei soggetti diversabili non ha adeguatamente messo a tema il significato autentico e il valore della relazione con l’altro. Un soggetto che è cosciente di sé ha idee sufficientemente chiare per sapere cosa vuole. La mancanza di questa chiarezza porta alla sofferenza di essere posti in un quadro psichico deficitario. Una tale sofferenza derivante dalla solitudine, ovvero da una carenza relazionale, attiva le formazioni reattive tipiche delle nevrosi a lungo descritte da Freud (Rotolo & Muscato, 2005). Secondo la prospettiva della Psicoterapia della Gestalt, un soggetto diversamente abile con gravi danni nell’evoluzione della propria coscienza tende ad avere una cornice spazio/temporale e un flusso di coscienza emotivo/cognitivo frammentato.
L’intervento in chiave gestaltica, come nel caso della G.A.D.©, è utile in quanto abbrevia il processo della frammentazione e rinforza la cornice spazio/temporale ed il flusso emotivo/cognitivo orientandolo nel qui e ora, offrendo alla persona diversabile la possibilità di riconoscere, far emergere ed affermare la propria identità. Operativamente l’intervento si concretizza in un lavoro volto a dare forma e a consolidare il mondo interiore del soggetto diversabile attraverso una relazione di sostegno accogliente, non giudicante, stabile, che permette nel tempo l’emergere della coscienza e del sé e con ciò la creazione dei dinamismi che presiedono ad uno sviluppo armonioso della personalità.
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